Lo stile Shotokan, codificato dal M°
Funakoshi, ha come caratteristiche principali la
linearità e la semplicità di esecuzione. È una perfetta
base di formazione fino al livello di cintura nera.
Il M° Miura è stato formato nel Karate-do dal M°
Nakayama (allievo del M° Funakoshi), quindi
secondo le più limpide regole dello stile Shotokan.
Pur ottenendo grandi risultati sia nell'apprendimento
sia nelle competizioni il M° Miura, con il passare del
tempo, si rese conto che l'applicazione delle regole
base dello Shotokan normalmente seguite erano molto
limitanti per il suo fisico (le norme basilari dello
Shotokan sono molto legate alla prestanza fisica del
praticante).
Inoltre, in ogni praticante la prestanza fisica va
giocoforza affievolendosi nel tempo e così l'efficacia
delle impostazioni standard dello Shotokan diminuisce
progressivamente con l'avanzare degli anni del
praticante.
Grazie agli studi paralleli delle altre Arti Marziali
giapponesi (Judo, Aikido, Kendo), il M° Miura si accorse
che gli stessi principi fondanti di queste arti
(cedevolezza, precisione, non utilizzo della forza) sono
in realtà i medesimi principi del Karate. Iniziò,
quindi, a studiare la geometria dei contatti nel
combattimento, la fisica dinamica delle forze e
naturalmente l' animus tipico del Budo.
Si accorse che, agendo su questi fattori, si potevano
cambiare radicalmente i limiti dell'insegnamento più
tradizionale.
Occorre
sottolineare che ciò ha senso solo dopo che la
formazione di base del praticante si è stabilizzata con
le metodologie tradizionali, perché solo con una forma
base perfezionata ed un coordinamento ed una disciplina
basilare ben impartite ci si può evolvere verso forme
più evolute ed efficienti.
A partire dal lontano 1980, anno della sua fondazione,
l'Honbu Dojo ha rappresentato il laboratorio principale
(insieme alle attività degli agonisti ed alle lezioni
dei raduni nazionali e locali) per lo studio evolutivo,
frutto del costante sforzo del M° Miura, di un karate
Shotokan che non si distacca affatto dai principi
originali del M° Funakoshi, ma forse vi si riavvicina
attraverso una rielaborazione critica, filologica e
scientifica dei principi di questa Arte.